Una della domande che ci fanno più spesso è il perché mettiamole mani in testa.. L’ascolto del MRP è la risposta. Il Meccanismo Respiratorio Primario.

 

Questo rappresenta un processo metabolico, che si svolge dapprima all’interno del cranio ed è in relazione col sistema nervoso e illiquido cefalo rachidiano.

Una serie di componenti (motilità del cervello, fluttuazione liquido cefalo rachidiano, mobilità membrane intracraniche e spinali, ecc ecc)creano un movimento che si può percepire in tutte le ossa del corpo e in particolare sul cranio e sull’osso sacro.

Il collegamento diretto tra cranio e osso sacro è rappresentato dalla colonna vertebrale e in particolar modo dalle meningi che originano proprio a livello craniale e si vanno ad inserire a livello dell’osso sacro.(cranio-sacrale)

L’ascolto del cranio e successivamente del sacro è un mezzo di fondamentale importanza per l’osteopata per capire come sta lavorando il corpo di quel paziente nella sua interezza.

 Perturbazioni del movimento cranio-sacrale danno molte informazioni al terapeuta come per esempio in quale area ci sono tensioni maggiori o quante risorse (energia) ha il paziente.

Riflettiamo.

Il nostro corpo in condizioni ottimali ha tutte le risorse per farci vivere nel benessere, man mano che insorgono delle problematiche automaticamente verranno creati dei compensi per permetterci di continuare a vivere nel miglior modo possibile. Ogni compenso messo in atto necessita di un dispendio energetico ulteriore del nostro organismo, ecco che se i problemi iniziano ad essere tanti e il corpo non riesce più a compensare il nostro sistema finirà le energie andrà in tilt e comparirà un sintomo più o meno importante.

Grazie a questo ascolto, l’osteopata è in grado di percepire quante risorse ha quel sistema in quel momento. Cercherà di eliminare le problematiche, permettendo al corpo di recuperare più energia possibile.

L’ascolto viene praticato sia a inizio che a fine seduta, per capire se dopo il trattamento il corpo è andato verso una situazione di maggior fisiologia confermando l’efficacia del trattamento.